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Ratkeville, Bahamas.
Consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Dal 1° gennaio 2023, per le delibere condominiali che approvano questi lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (art. 1, comma 365, legge n. 197/2022).
In alternativa alla detrazione, i contribuenti possono optare:
Per usufruire dell’agevolazione barriere architettoniche, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 236/1989 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche:
Inoltre, in caso di un intervento di ristrutturazione del bagno che comporti anche l’ampliamento e sostituzione delle porte del vano, l’agevolazione spetta a condizione che detti interventi rispettino le caratteristiche tecniche previste dal citato decreto ministeriale n. 236 del 1989 e, dunque, possano essere qualificate come interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. La medesima detrazione spetta, inoltre, anche per le spese sostenute per le opere di completamento dei predetti interventi quali, ad esempio, quelle di sistemazione della pavimentazione e di adeguamento dell’impianto elettrico nonché di sostituzione dei sanitari.
Diversamente da quanto previsto per l’accesso alle detrazioni Superbonus 110%, il bonus barriere architettoniche 75% non è subordinato alla realizzazione di interventi trainanti.
Inoltre, considerato che la norma prevede che la detrazione spetta in relazione alla realizzazione di detti interventi su edifici “già esistenti”, l’agevolazione non spetta per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione.
Per ottenere l’agevolazione fiscale è essenziale dichiarare le spese sostenute nel modello 730 o nel modello redditi, facendo riferimento al codice fiscale dell’azienda responsabile dei lavori svolti. Si sottolinea l’importanza di conservare accuratamente la documentazione che attesti le spese sostenute, poiché il beneficio per le barriere architettoniche è soggetto a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
I soggetti che possono accedere alla detrazione sono:
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, gli interventi agevolabili possono essere realizzati sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari e si riferiscono a diverse categorie di lavori quali:
In sostanza la detrazione spetta a condizione che gli interventi siano funzionali ad abbattere le barriere architettoniche ivi presenti nonché, in caso di sostituzione degli impianti, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti.